Un passo avanti per Ternanello, uno indietro per il restauro di Villa Palma. Il centro sportivo rossoverde è a un passo dall'avvio del cantiere, ma ieri lo spettro di ricorsi contro la variante al Prg è stato agitato più volte nel corso dei lavori della Prima commissione. In particolare riferendosi all'osservazione fatta da parte di un comitato di cittadini di Villa Palma. Prima la consigliera del M5s, Valentina Pococacio, poi il consigliere Michele Rossi (Terni civica), hanno chiesto chiarimenti rispetto agli effetti che il via libera a Ternanello avrà sul recupero di Villa Palma, antica struttura ottocentesca che è stata acquistata all'asta dalla società Visioni Srl (guidata dall'imprenditore ternano Giunio Marcangeli) insieme ai terreni comunali edificabili per un totale di 40 mila metri cubi. «L'obbligo di restaurare Villa Palma resta», ha scandito l'assessore all'urbanistica Federico Cini. Tuttavia, l'osservazione fatta dall'imprenditore Marcangeli alla variante al Prg che dà il via libera a Ternanello è stata parzialmente accolta dal Comune, al contrario quella del Comitato è stata respinta. Insomma, in quello che ha fatto notare l'imprenditore Marcangeli c'è qualcosa di ragionevole che si dovrà prima o poi discutere, a cominciare dal piano attuativo del 2008, quello che in cambio dei 40mila metri cubi di residenziale prevedeva l'obbligo di restaurare la Villa. Ma gli attori di quella stagione non esistono nemmeno più. E in più c'è la novità di Ternanello che verrà realizzato sulla parte del comparto urbanistico di Villa Palma destinato alle attrezzature sportive. Ma per fare questo il Comune ha dovuto dividere il comparto a metà. Mossa che ha spinto la società Visioni a chiedere, a questo punto, di essere libera dagli obblighi di restauro della storica Villa.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Ven 10 giugno 2022 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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