La prima reazione, di pancia, da tifosi è: via tutti. Ultimi in classifica, come non era mai successo. Dopo una partita intensa, ma non bella. Ma bisogna essere lucidi e non perdere la testa. Ci proviamo.

Di sicuro giocare sempre con l'acqua alla gol e con la necessità di dover rincorrere non è facile. Ma rispetto alle ultime due prestazioni la Ternana è stata meno brillante in attacco e ha ballato di più in difesa. Sicuramente merito dell'Avellino di Toscano che ha cercato di aggredire le fasce rossoverdi con divese sovrapposizioni, sicuramente a causa di una vigoria fisica dei nostri avversari che sembravano averne di più e arrivRe quindi prima sui palloni. Doveva essere una partita da dentro o fuori per il Cannibale, che ora sotto pressione ci lascia la Ternana.

Inutile recriminare sul rigore non concesso. È giusto avere rabbia perché la Ternana ne ha avuti due contro molto meno "evidenti" di questo. Ma Falletti trascina il piede, cerca (e trova) il contatto con Omeonga. È stato plateale, per questo è stato punito. 

L'ultimo posto in classifica è un segnale da non sottovalutare. È vero che il campionato non finisce domani ed è anche vero che ci sono molte squadre nel giro di pochi punti, ma è altrettanto vero che la strada che la Ternana aveva intrapreso nelle due ultime sfortunatissime partite è sembrata più impervia.

E pensare che ad inizio gara (grazie ad Avenatti e Defendi) sembrava invece una buona partita. Purtroppo però è finita lì.

Il trittico delle partite contro squadre in difficoltà (come la Ternana) e degli scontri diretti è finito nel peggior modo possibile, almeno a livello di risultati. Due pareggi con i famosi due rigori nel recupero a togliere 4 punti d'oro e una sconfitta. Insomma due punti su nove. E possiamo fare tutte le recriminazioni del mondo, avere tutti gli alibi del mondo, ma poi alla fine con i punti bisogna fare i conti.

Su quelli e con quelli dovrà lavorare Carbone. Che la squadra abbia delle carenze lo si sapeva dall'inizio della stagione, ma che avesse vissuto una stagione così dura probabilmente no. Anche perché, ripetiamo, le ultime due gare erano state confortanti. 

Stavolta un passo indietro. Attenzione: non è mancata la voglia o la dedizione. Ma non è stata efficace la reazione, come se la Ternana avesse un solo spartito da interpretare con lo stesso ritmo. Non c'è stato il cambio di passo. E quando si spegne Falletti le Fere non hanno brio. La Ternana ha avuto una reazione di pancia, cercando di mettere in difficoltà l'Avellino. Ma la difesa di Toscano ha retto. E l'arbitro non ha abboccato all'intervento su Falletti. Tanta voglia, poca lucidità.

E ora ci sono Novara, Benevento, Salernitana e Entella. Squadre toste ma attenzione: 3 su 4 sono in casa. Ora però non si scherza più, ora bisogna fare punti. 

Non c'è tempo per recriminare, non c'è tempo per aspettare. Sono tutti avanti alla Ternana. Bisogna rincorrere e bisogna cominciare a farlo subito. Altrimenti la situazione diventerebbe troppo complicata.

E chiudiamo però con una provocazione: siete sicuri che con un altro allenatore al posto di Carbone la situazione sarebbe così diversa? E aveste fatto goi stessi commenti con 4 o 5 punti in più (metteteci il rigore di stasera, che ribadiamo non c'era)? E con 2? Sta lavorando da solo, senza neanche un dirigente con cui confrontarsi, probabilmente anche senza un confronto con la proprietà (anche se questo non ci è dato saperlo). Senza contare che ha iniziato una settimana prima dell'inizio del campionato e con una squadra costruita per altri e non completata.

Di sicuro la situazione non è semplice: basta non farsi prendere dalla rabbia o dalla frenesia. Ed è altrettando sicuro che bisogna invertire la tendenza: altrimenti anche se non è il solo responsabile sarà certamente il primo a pagare.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 25 ottobre 2016 alle 23:07
Autore: Redazione TernanaNews
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