Il centrocampista rossoverde Davide Agazzi è intervenuto nella trasmissione "Luci al Liberati" condotto da Ivano Mari su AM Channel. Dalle sue parole un bilancio della stagione della squadra che comunque considera positiva visto anche il salto di categoria, il fattore Covid che ha condizionato tutto il campionato, c'è spazio anche per considerazioni e sensazioni post derby con il suo tiro/assist che ha permesso a Donnaruma di segnare il gol decisivo. E poi il rapporto con il Presidente Bandecchi... Questa la sua intervista. 

Davide, quanto eravate tesi per il derby?

"Il giusto, a livello di classifica non avevano tensioni anche se la partita era importantissima, siamo arrivati con la carica e mentalità giuste e penso si sia visto".

Pensavate che fosse un po’ più difficile la partita, vi aspettavate un Perugia diverso, più arrembante?

"Non è stato il miglior Perugia della stagione sicuramente, però non è stata facile la partita, le difficoltà ci sono state, merito nostro di essere riusciti a portare a casa la partita".

Sei stato l’artefice del gol del successo, il tuo tiro ha fatto intervenire Donnarumma che ha segnato, doppia soddisfazione anche per te immagino…

"Si, se facevo gol ero più contento (ride, n.d.r.). E’ stato bravo Marino (Defendi, n.d.r.) che è riuscito a mettere una palla in corsa dietro, forse rivedendola non so se sarebbe entrato il mio tiro, fatto sta che c’era Alfredo che ha fatto gol, è andata bene cosi".

Il tuo girone d’andata forse è stato sotto le aspettative, ambientamento difficile?

"Non penso, giocavo poco ma meritatamente, chi giocava stava facendo meglio di me, stava meglio, riconosco che il mio girone d’andata non è stato all’altezza, il girone di ritorno invece sono stato bene ed ho giocato con più continuità nonostante l’infortunio che mi ha fatto saltare tante partite ravvicinate".

24 presenze, sei soddisfatto del tuo campionato, al di là delle cause (squalifiche, infortuni), oppure  ti aspettavi un minutaggio maggiore?

"In realtà non sapevo cosa aspettarmi in quanto venivo alla Ternana che aveva fatto benissimo, che era già costruita bene, sono soddisfatto per il mio girone di ritorno, per il girone d’andata poteva andare meglio, avrei potuto giocare meglio".

Pordenone su Agazzi, ma è vero?

"No, ho letto anche io la notizia, io ho ancora un altro anno di contratto che mi lega alla Ternana, se non mi cacciano sono contento di rimanere qui (ride, n.d.r.)".

Meglio centrale o mezzala destra?

"A me piace di più mezzala, però ho giocato anche davanti alla difesa. Mi è stata posta più volte questa domanda, ma non so ancora come rispondere (ride, n.d.r.)".

Gli inserimenti ce l’hai però….

"I numeri della mia carriera parlano di un giocatore che non segna tantissimo, ormai le mezzali quando si trovano in un centrocampo a 3 di solito durante l’arco della stagione fanno un paio di gol, a me purtroppo manca questo aspetto".

Assomigli a Segre del Perugia, avete secondo te delle analogie?

"Si, però penso che lui sia un po’ più offensivo di me, solo quello".

Tornando al derby, qual è stato il momento più difficile della partita?

"La parte finale, ci hanno costretto a difendere basso, anche se tutto sommato non penso che abbiamo rischiato grossi pericoli, siamo stati compatti, potevamo fare anche il secondo con Anthony".

C’è stata però qualche lettura a centrocampo non perfetta…

"Si, io penso però che è impossibile non concedere qualcosa, vedo anche le partite di Serie A e Champions League che si commettono errori, le partite perfette sono veramente casi rari. Ci sono stati periodi in cui abbiamo avuto parecchi problemi a livello difensivo, però contro il Perugia la nostra retroguardia è stata perfetta".

All’ultima giornata da disputare, abbiamo differenza reti “zero”, 57 gol segnati e altrettanti subiti, quarto attacco del campionato e sestultima difesa, dato singolare….

"Penso che poi alla fine rispecchi la nostra posizione di classifica, se avessimo subito meno gol con l’attacco che abbiamo sicuramente saremmo stati più avanti".

C’è del rammarico?

"Rammarico è per la partita contro il Frosinone, perché poi il campionato non è mai facile, abbiamo fatto anche il salto di categoria, il livello della Serie B è diverso dalla Serie C, si è alzata l’asticella negli ultimi due anni, all’inizio abbiamo pagato anche quello".

Davide, ti volevo chiedere queste due cose da mesi, il rigore fischiato per tuo fallo contro il Brescia e la tua espulsione per doppio giallo a Reggio, cosa ne pensi?

"Sul rigore io lo tocco, ma leggero e lui al 100% non cade per il mio tocco, appena sente il mio contatto va giù, per quanto riguarda invece le due ammonizioni contro al Reggina, le accetto anche se l’arbitro mi è sembrato essere troppo fiscale, non posso più intervenire per tutta la partita se mi ammonisci per quel fallo, io andavo a cercare la palla non l’uomo".

Te l’aspettavi un’accoglienza cosi calda dei nostri tifosi?

"Fa piacere, ti da quella carica giusta per affrontare al meglio queste partite, vedi il calore del pubblico che purtroppo anche causa Covid è mancato, è importante".

Quanto migliora la situazione la mediana a 3, a prescindere dall’assetto difensivo?

"Sicuramente sei più coperto, prima giocavamo molto offensivo, adesso abbiamo più giocatori che difendono, i risultati parlano chiari, ma non so se questo è dipeso dal modulo o dalla forma fisica di alcuni giocatori chiave della nostra squadra".

Contro il Perugia, hai protetto anche un po’ le spalle a Proietti ed hai fatto in modo che lui potesse sganciarsi dal compito di interdizione a centrocampo…

"Si, come abbiamo giocato sabato, Antonio è quello più “libero” dai compiti difensivi, visto la sua importanza anche sotto porta è giusto che io dia una mano a Proietti in fase di copertura".

Secondo te Lucarelli adotterà nella stagione prossima un centrocampo a 2 o a 3?

"Secondo me per caratteristiche nostre, siamo più adatti per quello a 3".

Se ci fosse un referendum voteresti quindi per un 3-5-2?

"Si, c’è anche più spazio per giocare essendoci tre posti (ride, n.d.r.)".

C’è rammarico per non aver raggiunto i play off?

"Si, ne avevamo parlato anche prima, io sono sempre stato dell’idea che difficilmente in un campionato non si raggiunge quello che si merita, siamo arrivati molto vicini".

Secondo te era un obiettivo raggiungibile?

"Vedendo come è andata si, però con il senno di poi è troppo facile dirlo".

Secondo te cosa è mancato per non arrivarci?

"Secondo me è stato trovato l’equilibrio forse troppo tardi".

Quanto ha influito quel periodo fine dicembre inizio gennaio con 18 elementi con il Covid?

"Io non c’ero perché ero uno di quelli, si allenavano in 7/8, non è stato facile, quando rientri non tutti lo fanno allo stesso modo,  qualcuno era subito pronto altri invece ci hanno messo un po’ di più di convalescenza per ritrovare a livello fisico che tattico, sicuramente qualcosina può avere influito ma non solo per noi, anche altre squadre hanno avuto una situazione analoga alla nostra"

Davide, ci racconti un po’ il vostro rapporto con Bandecchi…

"Si, lui viene sempre nello spogliatoio dopo le partite, sia in casa che in trasferta, lui c’è sempre stato, da un paio di partite anche prima delle gare viene nello spogliatoio per caricarci, comunque è un presidente molto presente".

Voi la vivete come una pressione o come uno stimolo la sua presenza?

"No, personalmente non la vedo come una pressione, la vedo piuttosto come una vicinanza alla squadra, ci tiene e sente la Ternana come una cosa importante tra i suoi affari".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 03 maggio 2022 alle 18:00 / Fonte: di Vittorio Luzzi
Autore: Ternananews Redazione
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