Dopo 14 mesi è arrivata la vittoria in trasferta, dopo oltre vent’anni la Ternana ha violato il “Marulla” di Cosenza dov’era passata in precedenza con gol importanti: quelli di Nicola e Borgobello, tra gli altri.

Un evento per quanto si è visto nella prima parte della stagione. Quasi un risultato inevitabile se si fa riferimento alle due precedenti partite giocate dai rossoverdi con Roberto Breda in panchina. Pareggio a La Spezia dopo il doppio vantaggio e vittoria sfumata nel recupero. Ancora pareggio con il Palermo ma con la squadra costretta a giocare in dieci per oltre venti minuti finali, quando stava stringendo d’assedio gli avversari.

A Cosenza gli “eventi negativi” sono scomparsi e la Ternana ha vinto. Con pieno merito, soffrendo il giusto ma dimostrando di essere sulla strada giusta per dare corpo a quella rincorsa che fino a tre settimane fa avevamo definito miracolosa. 

Per carità, tanto ancora c’è da fare, tanti punti vanno conquistati, però la sensazione forte fornita dalla prova di Cosenza è che la strada sia stata finalmente tracciata. Al di la dei punti e dei gol, peraltro fondamentali. E’ stata la prestazione in Calabria, sommata alle due precedenti, a fornire la sensazione che questa Ternana sta rapidamente cambiando pelle. Non è la squadra timorosa, involuta, prodiga di errori nelle due fasi di gioco, incapace quindi di confezionare un risultato pienamente positivo.

Questa è una Ternana che sa soffrire perché a Cosenza non ha approcciato al meglio la sfida, ma poi sa mettere in campo le proprie qualità, i propri principi di gioco e fare leva sulle certezze che piano piano si stanno creando all’interno di un gruppo che oggi può credere nella salvezza.

In questo sito, l’altro giorno, è stato fatto notare un aspetto tutt’altro che secondario: il sorriso con il quale Luperini ha abbracciato Falletti al momento della sostituzione, a cinque minuti dalla fine del match. Il sorriso di un titolare che sembrava inamovibile e che invece sta accettando con il sorriso di partire dalla panchina per il bene supremo della squadra.

Sottolineatura quantomai opportuna che rappresenta lo spirito di gruppo senza il quale non si può sperare nell’impresa. Un aspetto fondamentale che si somma alla crescita fisica e tecnica e tattica della squadra. Che oggi non è improvvisamente diventata la migliore del lotto, ma che sa di potersela giocare con chiunque. Partendo però da una situazione difficile: non può sbagliare. E’ la legge imposta a chi deve rincorrere. La consapevolezza di questo però non deve costituire un fardello, non deve togliere la voglia di giocarsi ogni partita con l’idea di poterla vincere. Le ultime tre uscite hanno regalato proprio questa sensazione: la Ternana sa di vivere una situazione complicata ma non per questo si fa cogliere con il braccino. Tutt’altro. Sarà la spensieratezza dei tanti giovani alla quale si sta unendo la consapevolezza di chi ha più esperienza. Di chi adesso ha la consapevolezza che l’impresa si può fare. A patto di crescere ancora, senza presunzione. La strada è tracciata ma il bello deve ancora venire. E con esso anche il difficile, come lo sarà la prossima sfida con la Feralpisalò. Una prova di maturità per la Ternana che dovrà affrontarla come se davanti avesse la capolista, non l’ultima della classifica attuale. Sarebbe questo un ulteriore segnale di crescita. Un’occasione da non perdere.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 05 dicembre 2023 alle 18:00
Autore: Ternananews Redazione
vedi letture
Print