Dopo l’Albinoleffe anche la Viterbese. No, non parlo certo del risultato (diverso) ma dell’impossibilità di tirare fuori uno straccio di valutazione, anche parziale, sulla Ternana che ha appena cominciato la sua avventura in campionato.

Il campo impossibile a causa della pioggia che ha martellato per un giorno intero, tante assenze e tanti giocatori a mezzo servizio che hanno dovuto stringere i denti e immolarsi (si fa per dire) per la causa.

Lucarelli aveva gli uomini meno che contati ma alla fine è riuscito a mettere insieme una squadra che in campo si è impegnata, ha dato tutto quanto aveva in corpo e nel finale forse anche qualcosa in più. Certo, il pareggio in casa non è quasi mai un risultato da festeggiare però, stavolta fare un’eccezione si può. Accettando il pari ma senza festeggiarlo. Perché in partite come quella di domenica sera perdere è facile quanto vincere. 

Sarebbe bastata una pozzanghera in più o in meno, una svirgolata malandrina per cambiare la storia del confronto che soltanto con un evento casuale si sarebbe potuto concludere con un risultato diverso dallo zero a zero iniziale. A meno di non imporre una superiorità fisica schiacciante. Cosa che non è riuscita alla Ternana né, tantomeno alla Viterbese.

Certo, la Ternana c’è andata più vicina al risultato pieno rispetto ai laziali, però alla fine il pari non fa gridare allo scandalo.

Detto tutto questo è il caso di passare oltre di andare agli aspetti positivi del confronto a partire dalla voglia, dalla determinazione e perché no, anche dalla condizione fisica palesata da gran parte dei rossoverdi.

Col segno più l’inserimento di Laverone, esterno difensivo di ruolo (anche se preferibilmente a destra) che ha dato l’idea di poter essere particolarmente utile alla Ternana anche per l’esperienza che può mettere a disposizione del collettivo. 

A proposito di nuovi, niente male anche Kontek che adattato nel ruolo di mediano centrale ha messo in evidenza buon piede e idee chiare cercando, anche con esiti positivi, impostazioni rapide e profonde. Lui e Proietti (non nuovo ma recuperato dal lungo infortunio) hanno immesso tanta energia e qualità (per quel poco che si poteva) nel palleggio della Ternana che nel finale si è giovata anche della vivacità di Marilungo e Onesti, entrati piuttosto bene nel match, soprattutto il primo.

Qualche errore c’è stato sia in difesa che in avanti ma gente come Diakité e Suagher merita comunque un plauso.

Visto il campo e la superiorità numerica (ininfluente in una partita del genere) è tornato in ballo con forza il discorso sulla necessità di aggiungere centimetri e chili alla rosa. Tutto vero anche se di situazioni limite come quella di domenica sera difficilmente se ne ripresenteranno in grande quantità. Però è evidente che a centrocampo e in avanti ancora manca qualcosa. Al di la delle prestazioni fornite contro la Viterbese.

Se la Ternana punta realisticamente e giustamente alla promozione a mio avviso è indispensabile migliorare il potenziale offensivo. E’ vero che un Falletti in forma aggiungerà molto in termini di qualità, di gamba e forse anche di realizzazioni. Però nella stagione del Covid che si aggiunge a squalifiche e infortuni, da sempre condimento di una stagione lunga e mai come quest’anno tanto compressa, è indispensabile avere punti di riferimento certi per dare sostanza alla manovra della squadra che a sprazzi s’è vista pure nella risaia del Liberati.

Si  dice che il gioco della squadra lo determinano gli attaccanti con i loro movimenti ma ancora di più con i gol. E la Ternana della passata stagione di gol ne ha fatti pochi per pensare di vincere il campionato.

C’è ancora una settimana di mercato a disposizione, sono certo che la Ternana farà di tutto per completare e migliorare un organico che l’anno scorso ha chiuso mancando di poco l’obiettivo. Lo sta facendo ma c’è da compiere uno sforzo in più per aumentare le proprie possibilità. Già perché la certezza di vincere non te la può dare nessuno. Ma ritrovarsi con il rammarico di non aver aggiunto quel qualcosa in più sarebbe davvero dura di digerire.

Per le valutazioni più approfondite non posso fare altro che rimandarle a tempi migliori.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 29 settembre 2020 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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