Mi ero già soffermato su un aspetto che ha fatto un po’ da colonna sonora al film proposto dalla Ternana: le chiacchiere, la voglia di mettere in discussione quello che avrebbe dovuto essere chiaro a tutti: la superiorità della Ternana.

Avevo preso in prestito anche il brano dei Maneskin Zitti e buoni” che allora aveva trionfato a Sanremo. Nel frattempo i ragazzi romani hanno vinto anche l’Eurovision ma quelli che parlano quando dovrebbero tacere perché “non sanno di cosa parlano” hanno ingrossato le proprie fila. Addirittura si è inserito nel coro anche l’allenatore dell’Alessandria Moreno Longo che pure avrebbe tanto altro a cui pensare.

Si sta giocando la serie B nei play off con il Padova e pensa alla Ternana prendendola a riferimento probabilmente per cercare di fare ingoiare ai propri tifosi la pillola di un pareggio da squadra catenacciara tirato fuori dalla trasferta di Padova. I veneti hanno dominato e la sua squadra, dopo aver beffato con poco merito l’Albinoleffe, hanno salvato le penne puntando sulla tenuta difensiva. E dire che l’Alessandria era stata costruita per dominare il girone. Invece è arrivata al secondo posto alle spalle del Como e sofferto nei play off. Così lui per esaltare gli avversari è venuto fuori affermando che il Padova “forse è più forte anche della Ternana”.

Ma perché, mi chiedo. Perché tirano sempre in ballo i rossoverdi che il proprio girone l’hanno stradominato a suon di record riscrivendo, di fatto, la storia della serie C? Non si capisce anche se un consiglio, o meglio una considerazione (non ho la presunzione di distribuire consigli) mi viene spontanea: non sarebbe meglio concentrarsi sui fatti di casa propria e pensare alla prossima, decisiva, partita di play off.

La storia dovrebbe insegnare ma qui nessuno sembra averlo capito. La storia di questa stagione ha detto chiaro che le “cicale” sono rimaste al palo e la silenziosa Ternana ha stravinto. Tutti si aspettavano il calo dei rossoverdi e invece hanno partecipato attivamente al proprio crollo. E allora, se è vero che Millesi (altro giudicatore) ha poco da fare, il buon Longo ha una promozione da conquistare dalla C alla B, dopo aver frequentato la serie A con Torino e Frosinone. Situazione che dovrebbe farlo riflettere.

E invece chiama in causa la Ternana. Mistero. Ma forse ha proprio ragione il presidente Stefano Bandecchi. “Chi perde parla, chi vince invece sta zitto perché non ha bisogno di parlare: ha vinto”. E’ stato così per una stagione intera, lo sarà anche nella prossima per una Ternana che lavorerà sodo tenendo un profilo basso.  A parlare ci penseranno gli altri con risultati che, ci auguriamo vivamente, possano ricalcare quelli della stagione del trionfo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 15 giugno 2021 alle 00:00
Autore: Ternananews Redazione
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