Abituatevi ai fuori programma. Perché quando di mezzo c’è Sandro Pochesci sono all’ordine del giorno. Così il tecnico si presenta in sala stampa a pochi minuti dalla partenza per Bari in compagnia di Alberto Pesca, che assieme a Paolo Farroni (partito in anticipo alla volta di Bari) ricopre il ruolo di magazziniere. "Quando martedì sera siamo rientrati negli spogliatoi inzuppati d’acqua, beh, loro c’hanno fatto trovare subito il cambio asciutto: dietro alle nostre vittorie ci sono anche loro ed è giusto rendergliene merito davanti a tutti".
ATTEGGIAMENTO GIUSTO. A Bari però non basterà presentarsi tirati a lucido. Lo sa bene Pochesci, che ha messo in guardia i suoi dai pericoli che la gara del San Nicola nasconde. "Per la verità non credo ci sia bisogno di troppe presentazioni, perché l’avversario è bello tosto. Sarà importante non sbagliare l’approccio, perché le partite si vincono prima con la testa. Sappiamo come affrontare il Bari in campo aperto, sappiamo come affrontarlo al limite dell’area: se faremo ciò che abbiamo preparato, allora sicuramente ne uscirà fuori qualcosa di buono".

MODULO E INTERPRETI. La rifinitura ha riconsegnato al tecnico sia Montalto che Angiulli, pronti a dare il loro contributo al pari del rientrante Signorini. "Che finalmente sta bene e potrebbe anche essere della partita. Anche Paolucci sta meglio, o meglio, deve convincersi di stare bene. Dagli esami ai quali s’è sottoposto non è emerso alcun problema, per cui tocca a lui ora rispondere sul campo". Sulle scelte di formazione, però, qualche dubbio il tecnico se lo porta appresso. Anche sul modulo: "Di base a me piace difendere sempre a tre, ma quando voglio fare la partita ho bisogno di due terzini che spingono: se uno avanza, l’altro resta dietro e come vedete sempre di difesa a tre si tratta. Questa è la mia filosofia di gioco ela Ternana sin qui l’ha messa sempre in pratica, perché non siamo mai andati in sofferenza nelle quattro gare sin qui disputate". Tra i più attesi c’è Tremolada: "Che vedo come elemento in grado di lanciare l’azione e poi concluderla. Non è un centrocampista, almeno non lo è nella mia testa. E lo sto imparando a conoscere passo dopo passo".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Sab 23 settembre 2017 alle 11:30
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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