La Lega Pro, orfana di Gravina, ripartirà da Francesco Ghirelli, che conosce la serie C come le sue tasche, direttore generale sin dal 2010 con Macalli, poi segretario generale, soprattutto anima del gruppo riformista che ha posto fine al commissariamento in Federcalcio. Ghirelli, dopo attenta riflessione, ha scelto di restare in campo e oggi presenterà la sua candidatura, sostenuta da 18 pagine di un programma conciso ma efficace, rafforzato dalla scelta di affidare a una donna, l’attrice Cristiana Capotondi, quella di «Notte prima degli esami», una delle due poltrone da vicepresidente. «Non è un’operazione di marketing», si affretta a precisare lo stesso Ghirelli. Capotondi, laureata in scienze delle comunicazioni a La Sapienza di Roma, ha giocato a calcio e il calcio lo ha sempre seguito. L’altro vicepresidente sarà Jacopo Tognon, avvocato civilista e del lavoro, esperto di diritto sportivo, dal 2007 componente del tribunale arbitrale dello sport (Tas) che porterà idee e freschezza.

La partita che aspetta Ghirelli non sarà facile. La Lega Pro è la più esposta al vento della crisi e dal 2011 a oggi ha assistito impotente al fallimento di una cinquantina di società e a penalizzazioni che hanno sconvolto le classifiche dei campionati per poco meno di 300 punti. Il futuro presidente, d’intesa con Gravina, quello vecchio, spera nel semiprofessionismo, cioè nella modifica della Legge ’91 e intanto studia un calcio sostenibile e trasparente attraverso regole nuove per consentire controlli più efficaci e rapidi sui club da iscrivere, stoppando — al tempo stesso — la pratica delle deroghe. L’idea è abbattere i costi e promuovere moralità e integrità, avviando una serie di progetti con la scuola. Anche trovare risorse per l’autonomia finanziaria, incrementando i diritti televisivi, sviluppando il marketing territoriale e migliorando la qualità degli stadi.

Sezione: News / Data: Gio 25 ottobre 2018 alle 13:30 / Fonte: Corriere.it
Autore: Ternananews Redazione
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