Al termine della rifinitura, in vista del recupero della partita fra Ternana e Rimini, in programma per domani sera al Liberati nell'ambito del recupero della prima giornata, si è presentato in sala stampa Gigi De Canio, allenatore delle Fere.

Mister, una domanda secca: cambiamo modulo?
"In che senso? No, per il momento non vedo la necessità di cambiare modulo. Continuiamo così, coi giocatori che abbiamo, poi se necessario qualche altro adattamento lo faremo".

Quando parla di adattamento, Giraudo potrebbe essere una soluzione?
"Questa ma anche altre. In realtà quello di Defendi io lo considero un adattamento perchè, sebbene faccia bene il ruolo, in realtà è comunque un adattamento, come lo è nel ruolo di difensore per accompagnare l'attitudine di una squadra fatta secondo alcune prerogative. Che poi il ragazzo giochi bene si, ma un conto è essere centrocampista e un conto è adattarsi. Mi spiace che voi non siate venuti, ma il secondo tempo a Trieste, nel momento in cui è entrato il centrocampista specifico nel ruolo, la squadra ha cambiato immediatamente volto, senza fare nulla di eccezionale. Ma la gestione della palla in quei minuti ha reso più fluido e sicuro il tutto, anche se in quel momento abbiamo preso il gol dell'1-1, ma la qualità del nostro gioco è tornata ad essere di un certo livello, perchè la possibilità di far giocare giocatori nel proprio ruolo è importantissima. Gli adattamenti li portiamo avanti dall'inizio e stanno dando un certo rendimento, non ottimale ma la squadra riesce a stare in campo bene, pur non sviluppando un gioco sempre scorrevole e fluido. Anche l'ingresso di Pobega, che è caduto in un paio di ingenuità, è entrato non nel suo ruolo, lui è un interno di centrocampo, ma in una situazione d'emergenza si è adattato a centrale. Rivas non ha solo dato strappi, ma anche nella gestione della palla è stato importante, proprio perchè è del ruolo, non spreca la palla, perchè non ha fretta, non ha pressione. La Ternana è una squadra diversa coi suoi centrocampisti di ruolo". 

Per quello che riguarda Rivas è una ricaduta o è un problema diverso?
"Parlando col ragazzo, sta avendo problemi sempre alla stessa gamba, cosa che non gli era mai accaduta. Ma stessa gamba non è lo stesso punto". 

Defendi forse fisicamente sembre reggere, Salzano?
"Salzano viene da una stagione difficile, per infortunio e perchè era fuori, ha giocato pochissimo. Certamente con tutta la rosa al completo ci sarebbe stata una gestione diversa". 

Qualche errore di impostazione ancora?
"A Trieste è stata gestito meglio rispetto a Verona, ma a fasi alterne". 

Ci sono state due situazioni, sul gol e subito dopo, di giocatori che hanno battuto a rete quasi indisturbati: è dovuta all'assenza di un centrocampista che andasse a chiudere, oppure a un ritardo del difensore?
"Quando si prende gol c'è una serie concomitante di errori, è stato un errore collettivo di interpretazione del momento. L'uomo non doveva essere solo, ma chi lo marcava ha aiutato un compagno". 

Parliamo del Rimini?
"Solo per concludere la partita di Trieste, perchè m'è dispiaciuto molto dopo aver preso il gol e l'espulsione è normale che la squadra si sia contratta un po' contro un avversario che prima era inesistente e che poi ha trovato spunto dalla situazione e ci ha reso la vita difficile, però la squadra ha tenuto e senza quel gol sarebbe stata diversa la gestione della partita. L'importante è che la squadra abbia tenuto e sofferto anche in inferiorità numerica, e poi loro erano avversari di valore". 

Torniamo al Rimini, un'incognita per noi, essendo neopromossa, si è dimesso il tecnico... Questa situazione può avvantaggiarvi, oppure al contrario?
"Questo dipende sempre dalle situazioni di gara. Io ho visto l'ultima partita, che ha causato le dimissioni, e la squadra ha disputato un'ottima partita. Le squadre sono tutte uguali, mi sembra di vedere il Renate, l'Albinoleffe, la Vis Pesaro: buona fisicità, buona organizzazione e molto aggressive, che cercano di non farti giocare. Se pensi che il primo gol l'Imolese l'ha fatto su rimpallo con un solo uomo in area e otto avversari intorno. Dobbiamo inquadrare bene il campionato, gestendo i momenti critici e aspettando che inizi il momento buono, dobbiamo giocare velocemente la palla, e solo in questo modo si evita la pressione fisica dell'avversario. Se riusciamo possiamo fare una bella partita, e ho fiducia che possiamo farlo, anche se adesso mi interessano di più i tre punti". 

Quanto è importante fare sei punti su sei adesso?
"Poi riprenderemo a giocare una volta alla settimana, nel frattempo avremo fatto questo periodo di rodaggio. Io partita per partita mi aspetto una crescita della squadra, soprattutto in classifica, è quello che ora mi interessa di più, perchè con le potenzialità che ha la Ternana ha le risorse giuste per eludere anche l'atteggiamento di qualsiasi altra squadra. Questo non appare perchè è sempre difficile diventare subito squadra, soprattutto con un intero reparto completamente fuori". 

Cosa la convince e cosa va migliorato?
"Lo spirito dei giocatori e l'applicazione mi danno totale fiducia. Dove c'è da migliorare, come faccio a dire una cosa che sia convincente: se non siamo al completo è più difficile. Al completo perchè ci mancano tanti uomini nello stesso reparto, se ne mancasse uno per reparto si potrebbero sostituire, ma se entri in un meccanismo meno logico non è sicuro che si faccia bene e che uno renda per quello che vale, e quindi ora tendiamo a raccogliere il risultato come viene".

E' difficile arrivare alla condizione migliore con tutti i turni infrasettimanali?
"La partita ci aiuta ad arrivare alla giusta condizione, il problema è che aiuta solo chi gioca. Se fossimo stati tutti al completo le rotazioni sarebbero state assorbite e avrebbe fatto bene a tutti giocare con questa continuità. Il discorso preparazione è diverso, perchè quando si imposta c'è una certa periodizzazione e in conseguenza delle gare si organizza un certo lavoro. Ora, vi vorrei ricordare che noi siamo partiti in ritiro che non avevamo squadra, col Pontedera non avevamo nemmeno panchina perchè chi sapeva di andare via non ha voluto partecipare, poi i giocatori sono venuti uno alla volta a seconda dei momenti, e poi le conseguenze dell'impegno della società coi tribunali che ha rimandato il tutto. Ecco, devi modificare il criterio di preparazione, perchè non è più finalizzato alla partita, e vai a lavorare, ed è la prima volta che mi capita, su basi generiche. Allora, il fatto di giocare con continuità ci aiutava a sanare questa situazione. Questo per gli attaccanti può accadere, per i centrocampisti questo non è possibile, perchè giocano sempre gli stessi e quindi qualche problema a livello di stanchezza nel reparto più importante, e sono situazioni che creano disagio". 

La prende in considerazione la possibilità del mercato degli svincolati?
"Abbiamo già visto, ma siccome non possiamo prendere giocatori di una certa età, la fascia d'età che ci potrebbe interessare non ha giocatori disponibili, sono tutti over".

E l'opzione inversa, qualche ragazzo della Berretti?
"Abbiamo convocato per domani tre centrocampisti della Berretti, è un discorso che andiamo a mettere in una squadra nuova e in un reparto nuovo dandogli la responsabilità, rischiando di mandarli allo sbaraglio. Anche loro hanno bisogno di un percorso di crescita, di essere inseriti in un percorso logico e funzionale. In una situazione di difficoltà non è semplice". 

Come valuta lòa qualità della classe arbitrale?
"Discreta, l'unico che mi ha lasciato perplesso è quello che abbiamo avuto in casa col Renate. Gli altri abbastanza bene, vicini all'azione, gli errori ci sono ma anche in Serie A col Var". 

Poco più di un'ora fa è terminata l'udienza al Var: finalmente si dovrebbe mettere la parola fine ad una vicenda che ha coinvolto anche la Ternana.
"Noi siamo già concentrati da parecchio sul campionato. Io ho dato poco spazio prima ai pensieri di questo tipo, oggi men che meno, sono concentrato su quello che deve accadere. Poi mi aggiorna Ranucci, ed è una soddisfazione che la società merita nel vilipendio profuso nel tentativo di far rispettare le regole spesso disattese". 

Cosa si aspetta dal nuovo corso della Federazione?
"Vedremo poi in concreto che cosa faranno. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, non lo so, qualche dubbio ce l'ho. Conosco Gravina da tantissimi anni, un uomo vicino al calcio e nel calcio, sentendolo parlare da presidente della Serie C l'ho sentito parlare in un modo, adesso che è presidente non si parla più di 7 promozioni dalla C e della B a 20 squadre, vorrei capirne la logica, ma immagino che dietro ci sia una razionalità, da uomo intelligente per bene e razionale. Ecco perchè non sapendo come vanno le cose, non do giudizi".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 23 ottobre 2018 alle 11:57
Autore: Marina Ferretti
vedi letture
Print