Verde - La grinta, l'agonismo.
Rispetto alla Ternana vista una settimana fa contro l'Imolese, quella vista ieri pareggiare contro la prima della classe è sembrata tutta un'altra squadra. Non sappiamo se siano servite le strigliate di Fabio Gallo, quelle dei tifosi, la scelta di Bandecchi di non lasciare la società, se a fare la differenza sia stato il mettere in panchina chi forse pensava di essere titolare sempre per far giocare chi ha dimostrato una cattiveria agonistica maggiore, oppure se sia stato merito di tutte queste cose insieme, fatto sta che contro il Pordenone si sono riviste le Fere. Errori ci sono stati, sbavature se ne sono viste, ma quello che abbiamo visto ci è piaciuto, considerando il valore dell'avversario e il momento critico della Ternana: per la prima volta, dopo tanto tempo, finalmente si è avuta l'impressione, la sensazione che la partita i rossoverdi avrebbero potuto vincerla. La strada è sempre lunga, sempre in salita e forse difficile come non mai, ma se la Ternana continuasse a giocare come ieri...

Rosso - Poca precisione e un pizzico di paura di troppo.
Quello che ancora non ci piace della Ternana è la poca lucidità in alcuni frangenti della partita, la poca precisione e quel pizzico di paura di troppo che accompagna la squadra di Fabio Gallo. Soprattutto perchè tutto questo insieme ha impedito (specialmente ieri) che la Ternana potesse ottenere qualcosa in più, che sarebbe stato oro per la salvezza. Il cross troppo lungo, poco potente, l'indecisione in difesa, quell'attimo di troppo che si aspetta prima di andare a contrastare l'avversario hanno tolto alle Fere qualcosa, e questo è un peccato. E poi, se la Ternana avesse sempre giocato come ieri...

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 25 marzo 2019 alle 15:00
Autore: Marina Ferretti
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