1 La Ternana ha un’anima

Abbiamo imparato che la ha un’anima. Contro il Pordenone i rossoverdi hanno messo in campo tutto quello che avevano. Fabio Gallo alla vigilia aveva preannunciato che avrebbe messo in campo i giocatori “con il sangue agli occhi”. La risposta del campo è stata palese. Contro il Pordenone la Ternana ha tirato fuori la prestazione tanto attesa. “Vorrei che giocassimo la partita” aveva detto sempre Gallo alla vigilia e questa volta è stato accontento. La Ternana l’ha giocata eccome la partita, nel bene e nel male. Non è stata perfetta ma una squadra che non vince da 16 giornate è difficile che possa esserlo all’improvviso. Però ha saputo restare in partita, pareggiare e portarsi a casa il punto rischiando nulla. Anzi creando anche qualche presupposto per il colpaccio.

 

2 Fabio Gallo ha coraggio

Abbiamo imparato che Fabio Gallo è un allenatore coraggioso. L’undici iniziale nessuno lo aveva intuito. Che potesse scapparci qualche scelta ad effetto era nell’aria ma che di colpo potessero giocare dal primo minuto Mazzarani, Palumbo, Callegari e Boateng non era preventivabile. Le scelte iniziali hanno premiato il coraggio dell’allenatore così come quelle a partita in corso. “Volevo far entrare solo Marilungo poi in un attimo ho deciso di mandare dentro anche Vantaggiato, chiamatelo colpo di fortuna o intuizione”: ha raccontanto Gallo in conferenza stampa.

 

3 Mazzarani e l’effetto “generazione Z”

Abbiamo imparato che anche la Ternana ha saputo beneficiare dell’effetto “generazione Z”. Dopo aver esultato sabato sera al gol di Kean a Terni si è applaudito all’esordio dal primo minuto di Federico Mazzarani, il “Millennians” made in Ternana. Classe 2000 il difensore adattato a destra nel mondo dei grandi ha giocato la sua prima gara tra i professionisti dall’inizio. Ha fatto vedere di avere personalità ma anche tanto su cui migliorare. In un momento difficile la valorizzazione di un giovane del vivaio è sicuramente un dettaglio che fa piacere. Ma è un giovane e ai giovani bisogna dare tempo.

 

4 Boateng e Vantaggiato, dai fischi agli applausi

Abbiamo imparato che passare dai fischi agli applausi è un attimo. Basta guardare quanto accaduto a Kingsley Boateng e Daniele Vantaggiato. L’attaccante arrivato a gennaio era diventato una sorta di oggetto misterioso, bersaglio facile del mondo social. Il centravanti ex Livorno, invece, sembrava essere la controfigura di quello che l’anno scorso ha vinto la classifica marcatori del girone A di Lega Pro. Contro il Pordenone il primo è uscito tra gli applausi mentre il secondo, dopo essere stato accolto dai fischi al suo ingresso in campo si è rifatto facendo urlare il Liberati al gol dell’1-1.

 

5 Tifo spaccato

Abbiamo imparato che la tifoseria ternana è spaccata in due. Da una parte c’è il blocco dei “No Bandecchi” dall’altra invece ci sono i “Si Bandecchi”. Emblematico quanto accaduto durante Ternana-Pordenone. Intorno al 5’ del primo tempo dalla Est è partito un coro contro il Presidente della Ternana. Coro prontamente sovrastato dai fischi dell’altra parte dello stadio. Il numero uno di via della Bardesca continua a far discutere e in questo caso anche a dividere le persone.  

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 25 marzo 2019 alle 08:00
Autore: Alessandro Laureti
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