E' stata una stagione disgraziata, quella appena conclusasi, per la Ternana, anche sul piano fisico e degli infortuni che hanno flagellato la rosa da inizio campionato, toccando livelli molto alti in molti dei momenti cruciali dell'annata. A cominciare dal problema muscolare di Vives, di fatto mai risolto e che ha portato giocatore e società a dividere le proprie strade, fino ad arrivare allo sfortunato Furlan che ha potuto giocare a corrente alternata, il dato forse più particolare riguarda gli infortuni alle mani. 

Probabilmente mai come quest'anno, infatti, giocatori di movimento e non portieri hanno avuto guai fisici che hanno riguardato una parte del corpo che viene utilizzata in maniera "marginale" nel calcio, le mani appunto. Ad aprire la stagione delle fratture e delle lesioni a dita, polsi e tendini è stato Tommaso Pobega che, dopo una brutta caduta sul campo quasi congelato del Sudtirol, è dovuto ricorrere sin da subito all'intervento chirurgico, salvo poi tornare ad allenarsi già il giorno dopo, dimostrando una dedizione davvero notevole alla causa rossoverde. Dopo il giovane centrocampista del Milan, anche Federico Furlan ha avuto il suo turno: infortunatosi in realtà prima di Pobega, nella gara contro la Fermana, Furlan ha provato a stringere i denti ma alla fine ha dovuto cedere e anche lui si è dovuto operare per ridurre la frattura del quarto metacarpo. Ultimo intervento chirurgico alla mano, in ordine di tempo, quello a cui si è sottoposto nei giorni scorsi Modibo Diakité che, dalla partita contro il Renate, si portava dietro una lesione al polso: il centrale difensivo, però, ha voluto prima terminare il campionato e soltanto dopo risolvere chirurgicamente la questione. 

Sezione: Focus / Data: Ven 17 maggio 2019 alle 14:00
Autore: Marina Ferretti
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